CLIENTE: Una coppia di coniugi, stimati professionisti, con due figli di tredici e diciassette anni. Sono molto preoccupati per il figlio maggiore, che negli ultimi tempi appare scontroso e spesso tra le nuvole. Per di più, gli insegnanti della scuola che frequenta, un liceo scientifico, lamentano un calo di rendimento nei risultati ma soprattutto nella condotta. Troppe assenze ingiustificate hanno insinuato il dubbio nei genitori che il figlio possa frequentare cattive compagnie o ambienti devianti. A casa si rivela apatico, svegliandosi malvolentieri mentre in tavola si dimostra senza appetito.
FINALITA’: Monitorare i movimenti del ragazzo, verificare i luoghi che frequenta abitualmente ed accertare l’identità dei soggetti con cui intrattiene rapporti di amicizia o di ciclica frequentazione, al fine di scoprire se, come sospettano i genitori, faccia uso di stupefacenti. Il periodo di osservazione è limitato al raggiungimento degli esiti investigativi.
INTERVENTI: In base alle informazioni pervenuteci dai genitori, poniamo in atto un osservazione dinamica dei movimenti del soggetto, monitorando le sue uscite serali e gli intervalli di tempo libero dopo l’orario scolastico. Si decide di utilizzare uno scooter per il pedinamento, associando due nostri giovani detective, che in abbigliamento da teen-ager meglio si confondono negli ambienti frequentati dai ragazzi. Già dai primi giorni di osservazione, sono stati identificati numerosi amici con i quali si è incontrato. E’ emerso subito che le persone con cui si tratteneva godevano di buona reputazione, figli di famiglie benestanti. Ciò nonostante, dalle indagini è emerso che il gruppo di amici più ristretto, frequentato dal ragazzo, consumava abitualmente bevande alcoliche e poneva in essere comportamenti caratterizzati da bullismo nei confronti di altri coetanei caratterialmente più introversi.
ESITI: Dalle indagini svolte nel periodo di riferimento, è emerso che i dubbi dei genitori erano fondati e che l’atteggiamento del loro figlio, non era giustificabile con il periodo di contestazione adolescenziale dovuto all’età, ma che taluni campanelli d’allarme erano la logica conseguenza delle cattive abitudini legate alle frequentazioni del soggetto. Avendo avuto i genitori certezze sulle cause dell’atteggiamento del loro figliolo, sono riusciti in seguito ad allontanarlo da tali compagnie fuorvianti, intervenendo con modalità di correzione mirate. A seguito di ciò il ragazzo ha ripreso il ritmo di studi, riportando risultati soddisfacenti e adottando un comportamento che non è stato più motivo di preoccupazione per i suoi genitori.